Per sondare le profondità
bisogna ascoltarsi nel silenzio,
come germoglio interrato
perché cresca rigoglioso,
un pianto serve
affinché il cuore non inaridisca.
Ci si avvicina di più alla morte per pregare,
così sei entrato nelle stanze anguste della tua anima
per guardare con altri occhi le tue debolezze:
non si sfugge all’infinito, nel senso più elevato,
un respiro tranquillo non duole nel petto.
Le tue grandi passioni
sono state come una rivoluzione,
ogni volta il coraggio si è acceso
come una torcia nell’oscurità...
le tenebre indietreggiavano davanti alla luce,
ma la luce illuminava il buio.
Di un sentiero sconosciuto
la morte è una curva che nessuno mai si aspetta,
ma tu sei un poeta,
puoi attraversarla come chi ne è immune,
desiderarla per respingerla...
sei immortale.
© Adriana Mirando
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