Colei che amava la vita!

Cari amici, chi vi scrive è Luna, la figlia di Adriana. È con immenso dolore che vi comunico che la mamma è venuta a mancare il 29 luglio 2020. Non ci sono parole per descrivere ciò che io e tutta la famiglia proviamo in questo momento. È venuta a mancare una persona unica che ha lottato fino all’ultimo secondo contro un male più grande di lei. Ma noi ci teniamo che il suo ricordo rimanga quello della persona speciale che lei era: un’artista dall’animo sensibile, una poetessa, una donna generosa che amava la vita e, per me, una madre insostituibile. Il vuoto che lascia è profondo e doloroso. Scrivo questo messaggio per informare chiunque voglia darle un ultimo saluto che la camera mortuaria è stata allestita all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino e le visite sono permesse ai seguenti orari di Venerdì 31 Luglio: dalle 7:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 18:00. Mentre il ritrovo per la cerimonia funebre sarà il giorno successivo, Sabato primo Agosto, all’entrata principale del cimitero monumentale di Corso Novara 135 a Torino alle ore 14:00, dove verrà cremata secondo la sua volontà. Ringrazio tutti per i messaggi di cordoglio che ci avete inviato e per la vicinanza che le avete dimostrato. È un momento difficile e il vostro affetto le è stato di aiuto. Lei ci teneva molto a tutti voi.


Rive Gauche – Festival

Adriana Mirando, premiata come terza classificata nella Sezione B, silloge poetica con l’opera “Trame e chimere di amori impossibili” al Festival Riva Gauche tenutosi a Firenze il 19 ottobre 2019. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente Maria Rosaria Perilli per il lavoro svolto, per la profonda e commovente motivazione della silloge poetica, la giuria tutta, compresa l’organizzazione del festival e saluto tutti i partecipanti. Per ricordare questo momento al quale non ho potuto partecipare per motivi di salute, ringrazio il mio curatore artistico Fabio Saolini che ha realizzato per me questo video come ricordo dell’evento e per aver ritirato il premio al mio posto.

Dimensioni Oniriche

Non ho mai avuto occasione di poter parlare di questo mio libro, pubblicato nel 2017 con CTL editore. Nemmeno c’è stata l’opportunità, per la mancata presentazione pubblica dell’opera, dovuta a varie difficoltà, di spiegare la scelta di questa copertina, che ho tratto da un mio quadro molto più dettagliato, dove ho ritagliato solo l’immagine di questa donna, e soprattutto spiegato la ragione di questo titolo: Dimensioni Oniriche: l’arte, una scorciatoia tra noi e i nostri sogni. La copertina, da sola, rappresenta l’inizio, la rinascita, anche se l’opera racchiude più dettagli ed è nel suo complesso una raccolta dei miei primi lavori, include un racconto, una storia d’amore, una passione sofferta, ma che custodisce un sogno, ispirata (in parte) da una storia vera. L’immagine ritratta rappresenta una sposa, quella che aspetta il suo amore, ANGELICA, IL SOGNO REALIZZATO, la sposa fedele che aspetta il suo sposo perché ha creduto nell’amore vero. Angelica, un nome non a caso, ispirato a un personaggio di un romanzo a puntate che guardavo da ragazza: lei rispecchia la mia indole, l’indomabile Angelica… Angelica di Peyrac, la Marchesa degli Angeli della Corte dei Miracoli e Joffrè, il suo sposo, che pure credeva morto nel film, ma che ugualmente nella mia immagine onirica, rimane fedele al suo nome e al suo amore. Cosi parte delle mie poesie scritte in questo libro, sono dedicate a un uomo che ho molto amato, non più presente nella realtà, ma che è stato fonte di grande ispirazione. La scrittura come la pittura sono state fondamentali per la mia crescita, un nuovo inizio e una conquista tanto agognata che mi ha dato la forza di esprimere al meglio le mie capacità, un sogno ancora in pieno svolgimento, ma che mi ha realizzato come artista. La poesia, come la pittura, riesce a realizzare quello che la realtà non adempie, con l’arte si può esprimere tutto, ideali, sogni. L’arte come introspezione e introversione, l’inconscio che si rivela, in quanto credo fermamente “Siamo il prodotto della nostra infanzia”… Inoltre, il surrealismo che stimola entrambe le mie forme artistiche, è ciò che dettiamo senza riflettere, la parte più pura dell’arte.

Angelica

Adriana

1° Classificata con la poesia “A mia Madre”

Premio Nazionale di Poesia “Culture a Confronto 2019” presso l’Ambasciata Culturale d’Egitto a Roma.
1° CLASSIFICATA Adriana Mirando con la poesia A mia Madre

Ringrazio l’organizzazione curata da Lisa Bernardini e Francesca Guidi, la giuria tutta e l’editore Salvatore Monetti. Ringrazio Giovanni Brusatori per aver letto in modo eccellente la mia poesia.